La Storia
Un giornale della nostra provincia notiziava che dal 1810 esisteva in Treviso, presso l’attuale zona Stadio un “Tiro al Bersaglio”.
A tutt’oggi, gli esiti di una ricerca storica, fanno risalire ed assumere come anno di esistenza della Società Trevigiana del Tiro a Segno il 1868. Tale anno, infatti, risulta sul Progetto di costruzione del poligono entro le mura cittadine di Treviso. Con Regio Decreto del 20 Giugno 1870 venne approvato lo Statuto e il Regolamento del Tiro a Segno Provinciale di Treviso. A ciò fece seguito (1871) l’acquisizione del terreno, mq. 3.600, da parte della Società al prezzo di Lire 2.950. L’ubicazione dell’impianto era su una fascia di terreno larga 12 metri e lunga circa 300 decorrente da porta Altinia lungo il Bastione San Paolo al tempo già svuotato del suo terrapieno.
L’inaugurazione dell’opera avvenne il 7 Giugno 1874 con una gara che rese ancora più solenne la Festa dello Statuto. La grandiosa manifestazione ebbe viva approvazione dal Ministro della guerra e dal Generale Revel. Al tiro, nel quale si mise in luce Tommaso Salsa – futuro generale e Medaglia d’oro al valor militare – seguì una ricca premiazione alla quale concorse anche Sua Maestà il Principe Umberto.
Per tale evento Giuseppe Garibaldi il 1° Giugno scrisse da Caprera ai tiratori Trevigiani una lettera di ringraziamento, di stima e di sprone nel testo che si riporta qui di seguito.
Dal 1913 l’attività di tiro veniva esercitata nel cosiddetto “campo di tiro” trasformato nel 1928 nell’attuale struttura di fabbricati e opere di sicurezza di Via Fonderia. Oggi, a seguito di alterne vicende politiche e di carattere amministrativo-patrimoniali il Comune di Treviso è proprietario del terreno dove sorgono le strutture, circa 40.000 mq, mentre il Demanio Militare è proprietario dei fabbricati. La Sezione ne ha, del tutto, l’uso esclusivo convenzionale.
Da tale ultima data, disponendo della nuova ed appropriata struttura, prese particolare impulso l’attività sportiva trevigiana che si compenetrava con l’addestramento militare e pre militare dei giovani. Merita evidenziare che, sin dagli albori di questa disciplina, la partecipazione femminile è sempre stata attiva e di livelli elevati.
Ovviamente le vicissitudini belliche mondiali comportarono rallentamenti e sospensioni di attività, rovina e danni alle strutture e dispersione di documentazione storica del vissuto sociale ma questo non impedì che il prestigio dei tiratori e tiratrici trevigiane primeggiasse nelle più prestigiose competizioni nazionali.
La ripresa dell’attività nel secondo dopoguerra (1945) è correlata al graduale ripristino delle strutture limitate però alla distanza di 50 metri e non più a 300.
Nel luglio 1965 un fortunale abbatté parte delle protezioni murarie e quindi l’attività sportiva veniva forzatamente azzerata. Ciò non impedì anzi stimolò i tiratori trevigiani, impossibilitati ad allenarsi, di partecipare al maggior numero di gare possibili con la serenità di un allenamento convertendo in tal modo l’avversità atmosferica in prestigiosi risultati agonistici. Lo “stile” di vincere più in trasferta che in casa è ancora valido per i tiratori trevigiani.
Nel 1976 l’UITS – Unione Italiana Tiro a Segno – promuove le specialità ad aria compressa a metri 10 e fino al 1981 l’attività viene svolta su linee a cielo aperto. Nel contempo viene realizzato con slancio volontaristico della Sezione e sforzo finanziario diversificato (indebitamento bancario – contributo UITS – finanziamento privato dell’Avvocato Carlo Mazzaro) uno stand indoor di 25 linee più il bersaglio mobile per le suddette specialità emergenti. La nuova struttura viene inaugurata nel 1982 e intitolata al tiratore Augusto Mazzaro.
La ristrutturazione del 1981 – 82 riguardò anche gli altri impianti di tiro portandoli alla attuale consistenza. Dal 1983 inizia una importante era per l’attività agonistica che vede la Sezione, al completo sia di squadre di tutte le specialità olimpiche che di impianti efficienti, scalare con decisione le classifiche collocandosi al primo posto nazionale a partire dal 1985 e così per cinque anni consecutivi.
Il più recente ampliamento strutturale e stato completato nel 2005 e concerne un padiglione composto da due stands di tiro per grossi calibri a 25 metri per complessive 16 linee realizzato dal Comune di Treviso su progetto e contribuzione della Sezione. L’impianto è stato intitolato nel 2006 allo scomparso ex Presidente della Sezione e Consigliere Nazionale dell’Unione Italiana Tiro a Segno Luciano Berizzi.